La gastroenterologia è una branca della medicina che si occupa delle malattie dell’apparato digerente, comprendendo l’intero canale alimentare (dalla cavità orale all’ano), comprendendo anche il fegato con le vie biliari, la colecisti e la ghiandola pancreatica.
Le malattie gastroenterologiche hanno un forte impatto sulla salute della popolazione e sui costi del sistema sanitario, perché rappresentano una delle più importanti cause di morte (quinta causa nell’uomo, settima nella donna), sono tra le prime cause di ricovero ospedaliero (24% di tutti i ricoveri) e costituiscono una delle più ricorrenti richieste di visita nell’ambulatorio territoriale del medico di medicina generale.
L’approccio “metodologico” al paziente gastroenterologico inizia dalla
VALUTAZIONE DIAGNOSTICA
partendo da una approfondita considerazione della storia clinica del paziente. I quadri clinici sono a volte semplici, di facile interpretazione, rapidamente comprensibili e quindi immediatamente gestibili, ma più spesso sono complessi e molteplici, presentando più sintomi sovrapposti; possono riguardare esclusivamente settori specifici dell’apparato digerente, ovvero possono sussistere sintomatologie miste e sovrapposte, non solo di origine digestiva, ma anche correlate a patologie concomitanti di altri organi ed apparati, vedi in corso di malattie neurologiche, cardiorespiratorie, metaboliche, neurodegenerative etc.
Dopo la valutazione della storia clinica e la focalizzazione dei sintomi (sempre in una valutazione generale del paziente), seguono la
VISITA DELL’ADDOME (ESAME OBIETTIVO)
e la eventuale prescrizione di
APPROFONDIMENTI DIAGNOSTICI:
di laboratorio, funzionali strumentali (ecografie – endoscopie – radiologia), breath test, esame delle feci (almeno tre volte in tre giorni diversi).
La quarta tappa è rappresentata dal
MOMENTO TERAPEUTICO:
consistente in una Terapia iniziale, subito dopo la prima visita e la valutazione degli accertamenti già esistenti, per alleviare i sintomi, o per stabilizzare il paziente in attesa di un eventuale ricovero qualora ritenuto necessario; seguirà poi una Terapia finale (anche con regole alimentari e dietetiche ) solo dopo aver svolto e valutato le indagini necessarie e anche dopo aver osservato la risposta alla terapia iniziale del primo momento.
La quinta ed ultima “eventuale” tappa, è rappresentata dalla
TERAPIA ENDOSCOPICA E\O CHIRURGICA
(da eseguire in ambiente ospedaliero idoneo) se l’esito delle indagini e la valutazione complessiva del quadro clinico lo richiedesse; come pure, in alternativa a una terapia chirurgica, la quinta tappa potrebbe consistere in un ricovero ospedaliero in ambito specialistico medico gastroenterologico, in considerazione della gravità del quadro clinico e dell’eventuale insuccesso della terapia “domiciliare“ iniziale.
LE PRINCIPALI MALATTIE GASTROENTEROLOGICHE
1) Malattia da reflusso gastroesofageo MRGE – prevalenza 44,3 % della popolazione, in grande aumento perché correlata a sovrappeso e obesità ( in aumento a loro volta )
2) Esofago di BARRETT – prevalenza 1,3% – lesione precancerosa –
3) Infezione gastrica da HELICOBACTER PYLORI – prevalenza 10-20 %< 50 anni 40-50 % > 50 anni – correlata a rischio aumentato di linfomi e cancro gastrico
4) Ulcera peptica – prevalenza 5-10%
5) Malattie infiammatorie croniche intestinali MICI – colite ulcerosa – morbo di Crohn
6) Malattia celiaca – prevalenza 1 su 100 persone
7) Malattia diverticolare del colon – prevalenza 27-47 %
8) Disordini funzionali – disfagia, stipsi, diarrea, meteorismo, gonfiore addominale, discinesie biliari…prevalenza 20-30 %
9) Gastroenteriti acute, croniche, batteriche, virali, da farmaci
10) Epatiti croniche virali
11) Epatopatie da alcool: steatosi epatica – epatite alcolica acuta – cirrosi epatica alcolica
12) Epatopatie steatosiche non-alcoolcorrelate NAFLD – NASH
13) Calcolosi biliare – calcolosi della colecisti – prevalenza 13-25%
14) Epatite autoimmune
15) Cirrosi biliare primitiva
16) Colangite sclerosante primitiva
17) Cirrosi epatica – HCC epatocolangiocarcinoma
18) Pancreatite acuta
19) Pancreatite cronica
20) Tumori dell’apparato digerente, (in grande aumento), correlati alla malsana alimentazione e allo stile di vita
Lo sviluppo di molte di queste patologie può essere lento, subdolo, progressivo nel tempo e negli anni; ma spesso l’esordio si manifesta in maniera acuta, drammatica ed imprevedibile, venendo a creare una situazione di Emergenza-Urgenza Gastroenterologica.
Le più frequenti sono:
Emorragie gastrointestinali – ematemesi (emissione di sangue e coaguli con il vomito) – melena (emissione di feci nere e maleodoranti per la presenza di sangue digerito) – rettorragia (emissione dal retto di sangue rosso vivo o rosso scuro e coaguli misto o meno alle feci)
– Gastroenteriti – coliti acute con diarrea grave, refrattaria, vomito, forte distensione addominale
– Corpi estranei nel tubo digerente
– Colangite\colecistite acuta con forti dolori addominali, coliche, ittero, febbre, nausea e vomito
– Pancreatite acuta biliare e non, con dolori addominali acuti, resistenti ai farmaci vomito, febbre
– Complicanze delle malattie infiammatorie intestinali – megacolon – enterorragia – occlusione intestinale
– Diverticolite acuta – dolori addominali – febbre – occlusione intestinale
– Appendicite acuta – dolori in sede appendicolare (fossa iliaca destra) – febbre – vomito
– Coma epatico
– Occlusioni intestinali da lesioni neoplastiche benigne o maligne
– Stipsi persistente e intrattabile – alvo chiuso alle feci da più giorni
In tutte queste situazioni cliniche complesse, spesso in pazienti con comorbidità, o in condizioni generali scadute, il ruolo del medico di medicina generale è fondamentale e determinante per poter cogliere la malattia in uno stadio iniziale, e quindi intervenire prevenendo l’evolversi del quadro clinico, l’instaurarsi di un danno d’organo irreversibile e una ulteriore compromissione delle condizioni del paziente che richiederebbe un ricovero d’urgenza; ricovero che, peraltro, si può rivelare assolutamente necessario ed urgente in situazioni particolarmente critiche e non trattabili “a domicilio“.
Altrettanto fondamentale ed opportuna può risultare una valutazione GASTROENTEROLOGICA SPECIALISTICA D’URGENZA, in assenza del medico di famiglia, che, con competenza specifica, inquadri il problema clinico, instauri la terapia iniziale, sviluppi un programma diagnostico-terapeutico adeguato, compreso un tempestivo\prudenziale ricovero in ambiente ospedaliero, qualora necessario.