La psichiatria è la branca specialistica della medicina che si occupa dello studio sperimentale, della prevenzione, della cura e della riabilitazione dei disturbi mentali[1]. Essa è definibile come una “disciplina di sintesi”, in quanto il mantenimento e il perseguimento della salute mentale, che è lo scopo fondamentale della psichiatria, viene ottenuto prendendo in considerazione diversi ambiti: medico-farmacologici, neurologici, psicologici, sociologici, giuridici, politici.
In particolare, rispetto alla psicologia clinica, pur essendo entrambe in stretta relazione con il paziente o malato dal punto di vista della sintomatologia, la psichiatria è sovente maggiormente orientata verso l’identificazione del disturbo mentale o psicologico come derivante da un funzionamento anomalo a livello fisiologico del sistema nervoso centrale seguendo una prassi od ottica strettamente scientifico-materialista, (oltre al supporto psicoterapico, se opportunamente specializzato).[2][3][4] Un’altra differenza tra lo psicologo clinico e lo psichiatra è la gamma di patologie coperte: mentre lo psicologo solitamente tratta situazioni di disagio generiche, fino a disturbi mentali più o meno gravi, a seconda dello Stato di riferimento, lo psichiatra tratta spesso gravi patologie psicotiche come la schizofrenia e disturbi gravi dell’umore che potrebbero richiedere ricoveri e trattamenti farmacologici, come le depressioni gravi e il disturbo bipolare.
Fonte Wikipedia